Aids Fair Play - Gruppo Pro-Positivo Beta 2

HIV Glasgow 2016 da LILA

 

Mercoledì 2 novembre 2016

 

HIV Glasgow 2016

 

LILA Onlus - Lega Italiana per la Lotta contro l'Aids, in collaborazione con NAM, è lieta di fornirti la copertura scientifica ufficiale on-line del Congresso Internazionale sulla Farmacoterapia nell’infezione da HIV 2016 (HIV Glasgow 2016), tenutosi a Glasgow, Regno Unito, dal 23 al 26 ottobre 2016..

Il nuovo 90-90-90 è il $90-$90-$90
È oggi possibile trattare HIV, epatite virale e tubercolosi al costo di soli 90 dollari l’anno per ognuna: parola del dott. Andrew Hill, che ha tenuto in intervento in materia al Congresso Internazionale sulla Farmacoterapia nell’infezione da HIV 2016.
Il costo di un ciclo semestrale di terapia per la TBC è già inferiore ai 90 dollari, ed anche alcune combinazioni di farmaci generici per l’HIV disponibili nei paesi poveri costano già meno di 90 dollari l’anno. Stanno diminuendo anche i costi delle terapie per epatite B ed epatite C.

Nuove strategie terapeutiche: regimi a due farmaci altamente efficaci
Un regime a due farmaci composto da un inibitore della proteasi potenziato con ritonavir più lamivudina si è dimostrato altamente efficace in pazienti che effettuavano lo switch terapeutico dopo aver ottenuto l’abbattimento della carica virale con la tradizionale triplice terapia. La terapia semplificata presenta svariati vantaggi, tra cui costi inferiori e un minor rischio di effetti collaterali; questo regime infatti non comprende il tenofovir, che può causare disfunzioni renali e perdita di densità ossea.

Effetti collaterali del dolutegravir sul sistema nervoso centrale
Il tasso di effetti collaterali a carico del sistema nervoso centrale causati dal dolutegravir risulta molto più elevato nella pratica clinica di routine che nei trial clinici. Il dolutegravir è un inibitore dell’integrasi di seconda generazione raccomandato per la terapia di prima linea. Il farmaco ha un buon profilo di tollerabilità, e negli studi clinici sui quali era stata basata la sua approvazione era stato osservato un tasso molto basso di effetti collaterali a carico del SNC.

Indagine sull’acquisto online di farmaci per la PrEP: nessun falso, buoni i livelli ematici
Chi si procura online farmaci a base di tenofovir/emtricitabina per la profilassi pre-esposizione (PrEP) può farlo più a cuor leggero: probabilmente non sta comprando dei falsi. Lo svela un’indagine condotta a Londra. L’accesso alla PrEP nel sistema sanitario nazionale britannico è molto limitato, e lo stesso vale anche per quasi tutti i paesi europei. In un centro per la salute sessuale e riproduttiva di Londra, però, è stato offerto un servizio gratuito di monitoraggio a un gruppo di persone che acquistava questi farmaci in rete: i prodotti sono stati innanzitutto controllati per verificare che non fossero dei falsi, e i partecipanti hanno potuto sottoporsi a esami del sangue per controllare che i livelli ematici di farmaco fossero sufficienti a proteggere dall’infezione da HIV.

Efficaci i generici di alcuni antivirali ad azione diretta per l’epatite C
In India, Bangladesh ed Egitto stanno venendo prodotte versioni generiche di alcuni farmaci antivirali ad azione diretta impiegati per il trattamento dell’epatite C. La loro produzione è possibile o in virtù di accordi di licenza volontari con i detentori del brevetto, oppure perché avviene in zone dove non valgono le restrizioni brevettuali. Anche se le aziende produttrici sono note per produrre generici di elevata qualità acquistati anche dal Fondo Globale per la lotta contro AIDS, TBC e Malaria, nessuno dei farmaci per l’epatite C è ancora passato al vaglio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

HIV e invecchiamento: quando i bisogni sanitari si fanno più complessi
Due studi mettono a nudo tutta la complessità dei bisogni medico-sanitari che le persone HIV-positive sviluppano con l’invecchiamento. Grazie ai progressi compiuti in materia di trattamento e cura dell’HIV, nei paesi ricchi le persone colpite da questo virus oggi hanno un’aspettativa di vita normale o quasi. Molti, però, vivono in condizioni di salute cronicamente precarie.

La lipodistrofia non ha avuto conseguenze a lungo termine sulla salute
Uno studio condotto su un arco di tempo di 20 anni ha evidenziato che i pazienti che hanno manifestato segni di lipodistrofia a causa di alcuni antiretrovirali di vecchia generazione in realtà hanno avuto outcome sanitari migliori, nel lungo termine, rispetto a chi non ha mai sviluppato questo tipo di effetto collaterale. La lipodistrofia è stata riconosciuta come effetto collaterale della terapia anti-HIV poco tempo dopo che sono stati resi disponibili i primi trattamenti altamente attivi, a metà degli anni ’90.

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